giovedì 24 gennaio 2013

"Il senso interno del tempo" intervista alla scrittrice Monica Peccolo


Monica Peccolo è nata a Livorno, ed è cresciuta immersa nell’arte, grazie al lavoro dei genitori. Dopo il diploma informatico e forti esperienze di volontariato, ha lavorato come programmatore ed è stata responsabile del centro dati di una multinazionale. Sposata e madre di un figlio, adesso collabora nell’attività del marito. Adora leggere, ascoltare musica rock, vedere buoni film e cerca di dividersi in modo equo fra le sue grandi passioni: la scrittura e la danza.


Quando ha cominciato a scrivere?
Ho iniziato a scrivere in modo continuo da "grande", quando ho avuto più tempo da dedicare a
questa attività. Dopo i primi racconti brevi pubblicati su dei forum e dei blog di scrittura, ho deciso di seguire dei corsi, sia nella mia città che fuori, per comprendere le techiche di narrazione e
lavorare sullo stile. Ho sempre amato leggere, fin dall'età di cinque anni, e ho letto e leggo moltissimo, spaziando per tanti generi e autori: sia classici che contemporanei.

Quali sono le sue letture preferite? 
Negli ultimi anni gli autori che ho amato maggiormente sono: Ian McEwan, Paullina Simons, Robert J. Waller, J. S. Foer, A. Baricco, Mazzantini, Mazzucco, scrittori e stili diversi, ma amo immergermi anche nei classici, nella fantascienza e nel buon romance. Vado anche a filoni. 
A periodi ho letto molti autori sudamericani, in altri ho riscoperto i maggiori autori russi, poi è stata la volta degli americani. Sono onnivora. Se voglio approfondire un particolare argomento che mi interessa, mi dedico ai saggi. Però non ho un autore modello, cerco d’imparare qualcosa da ognuno.

Qual è la sua fonte d'ispirazione ? Di cosa ama scrivere ?
In generale, in ciò che scrivo, vorrei riuscire a parlare di cose serie in
tono leggero, spingere le persone a riflettere sulla realtà che abbiamo intorno, riuscendo, nello stesso tempo a farli evadere in altri mondi perchè è questo ciò che spesso si chiede alla narrativa d'intrattenimento. Gli spunti per le storie non sono programmati ma mi arrivano attraverso delle cose che a mia volta leggo, ascolto, vedo al cinema o in televisione, o dei fatti che mi portano a riflettere sul perché di certi comportamenti umani, magari lontani dal mio modo di pensare.

Da cosa è nato Il senso interno del tempo, il romanzo che ha pubblicato con Linee Infinite Edizioni ?

Il seme da cui è nato Il senso interno del tempo è l'episodio raccontato al capitolo tre, cioè
l'esperienza di volontariato. Mi piaceva l'idea di studiare vite apparentemente tanto opposte, ideali e quotidianità diverse e vedere e capire cosa ne sarebbe venuto fuori facendole scontrare.
Per accentuare tale contrasto ho deciso di ambientare il romanzo tra gli Usa e l'Italia, poichè negli Stati Uniti, si trovano elementi fondamentali necessari alla storia. Soprattutto gli opposti di una società di apparente benessere, portati agli estremi e il mondo del cinema esaltato al massimo.
Da questo confronto e dalle riflessioni dei due protagonisti sul loro modo di porsi davanti alla vita è scaturito il resto. Una storia d’amore dei giorni nostri dove le cose funzionano quando all’interno della coppia c’è pari dignità, rispetto, generosità oltre che amore e passione.
 
Per informazioni ed interviste dirette all’autrice:
E-mail :
peccolomonica@gmail.com
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